Roaming gratis per altri 10 anni. Bene ma qualcosa ancora non va
L'Europa avrà altri dieci anni di roaming libero
La Commissione Europea ha rinnovato per 10 anni la norma "Roam-like-at-home", grazie alla quale possiamo muoverci in Europa senza dover affrontare in costi aggiuntivi. La norma, da oggi, è rinnovata fino al 2032.
Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Interno, ha commentato dicendo che "ricordate quando dovevamo disattivare i dati mobili, muovendoci in Europa, per evitare bollette esagerate. Ormai è storia, e vogliamo che le cose restino così per i prossimi dieci anni. Più velocità, più trasparenza, continuiamo a migliorare la vita dei cittadini europei".
C'è anche qualche piccola novità: per esempio, gli operatori dovranno avvisarci quando il telefono si collega a una rete non terrestre (per esempio su un traghetto), per evitare di spendere un capitale per aver giocato a Candy Crush. Inoltre l'operatore è tenuto a interrompere il servizio se la spesa extra arriva a 50 euro (il limite predefinito può cambiare).
Il nuovo regolamento stabilisce anche un minore prezzo all'ingrosso (wholesale), cioè il prezzo che gli operatori pagano tra di loro, quando un cliente si collega alla rete di un altro Paese membro.
Ok, ma ancora non ci siamo
Sicuramente, in Europa, stiamo molto meglio di qualche anno fa. Oggi si può davvero andare all'estero e tenere attivi i dati, senza timore di trovarsi poi con una bolletta che vale quanto uno stipendio.
Bene, ma non benissimo. Intanto la maggior parte degli operatori non dà la stessa quantità di dati. In molti casi, all'estero puoi usare solo qualche GB. Il che è assurdo, perché è proprio quando sono in mobilità che ho più bisogno dei dati mobili, mentre a casa, probabilmente, ho tante reti Wi-Fi da sfruttare.
Ma soprattutto, sono "altri dieci anni di grazia". Un segnale di una fondamentale debolezza delle autorità europee verso le telco, e anche verso i singoli paesi membri. Certo, non c'è ragione di pensare che i costi di roaming torneranno a disturbare i nostri sogni di mobilità.
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Ma sta di fatto che "altri dieci anni" suona come una concessione, la piccola conquista di un governo debole di fronte ad aziende che non vedono l'ora di ricominciare a spennare i consumatori.
E in effetti è così: da sempre le autorità del mondo devono piazzarsi a metà tra gli obiettivi finanziari delle imprese e la tutela dei consumatori. Le istituzioni europee devono far fronte a pressioni di ogni tipo, ma da una parte le aziende possono investire milioni in azioni di lobbying e pressioni più o meno lecite. Dall'altra, la difesa dei diritti dei cittadini può contare solo sulla buona volontà di alcuni e su risorse più che risicate.
Il risultato è che si celebrano altri dieci anni di cose fatte "quasi bene", sperando che un domani le autorità possano decidere che il roaming deve sparire una volta per tutte.
Non è granché, ma a guardare altri luoghi del mondo, forse, in Europa siamo ancora tra quelli messi meglio. In tanti altri luoghi sono le aziende a comandare, e non ci sono autorità governative nemmeno lontanamente capaci di prendere misure come Roam-like-at-home.
Fonte: Commissione Europea
Immagine di copertina: 123RF
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.